Niayesh

Fotografo Niayesh Nahavandi nel pensionato in cui abita, una mattina di pioggia. Il luogo è quasi deserto, gli spazi ampi, bianchi, la luce fredda. Non ci siamo mai visti prima e sappiamo poco l’uno dell’altra (condizione che generalmente preferisco per un ritratto, lascia più libertà). Niayesh è una giovane ragazza iraniana, attrice, danzatrice, performer, illustratrice; è in Italia per studi. Indossa un abito nero a pois bianchi che si inserisce bene nel contesto minimal dell’edificio.

Del suo paese conosco poco: Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi, le fotografie di Shirin Neshat, in particolare i suoi ritratti di donna con i versetti del Corano scritti sulla pelle. Naturalmente la cronaca e qualche articolo su Internazionale. L’ambiente in cui siamo mi sembra quanto di più lontano dal tipo di ritratto che immagino per lei. Sono in difficoltà. Giriamo per i corridoi, esploriamo stanze, poi troviamo un salone: in un attimo lo conquistiamo, Niayesh lo abita con la sua presenza, se ne appropria. Segue le mie indicazione con allegra e temeraria creatività. Non dice mai “no, non lo faccio”. Giochiamo con le geometrie e il bianco, ne nasce questo nostro white album, che amo molto.

La sessione diventa così una chiacchierata silenziosa sul tema del corpo, della  libertà di mostrarlo, usarlo, interpretarlo. Di questo Niayesh è ben consapevole, ne fa tema, percorso, costruzione di un progetto. Sono più le cose non dette di quelle dette, in questo lavoro. Non so realmente cosa abbia rappresentato per lei. Eppure vado a casa con la sensazione di aver partecipato alla tappa di un viaggio importante.

Tra qualche giorno Niayesh tornerà a casa per un periodo. Non porterà queste foto con sé.

Date: 1 maggio 2017 Location: Milano Data: Canon 5D mk III Lens: Sigma 50/1,4 ART