Ho fatto una cazzata. Grossa. E ora? Ho un’idea
Ho fatto una cazzata. Grossa. Una cazzata da ingenuo, che è anche più umiliante di quelle fatte con consapevolezza o arroganza, e molto peggiore di quelle fatte per sfida o per amore.
Mi sono fatto fregare da un truffatore per un acquisto fotografico online. Credevo di essere stato attento, prudente, e anche di aver trovato un buon affare: una Canon 5D mark III a un prezzo basso ma possibile. La macchina dei miei sogni a portata di mano, anche se lei stava a Roma e io a Milano. Nel frattempo, per finanziare questo acquisto senza dover integrare di tasca mia, avevo già venduto la gloriosa mark II e un obiettivo, raggiungendo così il budget necessario.
Ma ho perso gli uni e l’altra.
Un cugino che lavora in banca mi ha già predetto che non ci saranno molte speranze di recuperare i soldi. Bonifico bancario contro malfattore virtuale dall’identità mutante, è la lotta impari.
Tuttavia ora sono nella sala di attesa del commissariato di Polizia “Sempione” aspettando di sporgere denuncia: per un senso di giustizia, anche solo per reagire. Mentre attendo il mio turno, scrivo di getto questa nota sul cellulare e domani la pubblicherò.
Davanti a me c’è un uomo che è stato aggredito. Ha un cerotto in fronte e delle ricette in mano: deve mettere un collirio per un colpo ricevuto sull’occhio. Così si instaura quel clima da pronto soccorso in cui si esibiscono i propri malanni, augurandosi che gli altri ne abbiano di peggiori. Una signora svedese cerca di spiegare a tutti il suo caso, tutti cercano di evitarla. Mi trovo a invidiare il ragazzo che passerà prima di me e che ha smarrito il bancomat. Ora come ora farei cambio volentieri.
La cosa brutta di quando ti fai imbrogliare così è che ti senti in colpa e stupido, anche se in realtà sei solo stupido, perché la colpa è di chi ti frega.
Tento di pacificare il disagio pensando a quanto ho risparmiato in questi anni di compravendita fotografica, che è meno di quello che ho perso in pochi minuti oggi: avrei fatto meglio a prendere tutto nuovo, sempre.
Allora provo un altro sistema: calcolo quanto non ho perso evitando per esempio di
1) farmi rubare l’attrezzatura come succede a molti;
2) far cadere la macchina in un torrente, in un vulcano attivo, in un tombino scoperto (come quello in cui cadde mia mamma aspettando me);
3) farmi querelare da un vip per qualche foto da paparazzo.
Sebbene la somma così “risparmiata” superi di gran lunga quella che mi è stata sottratta illecitamente, nemmeno questo sistema mi rasserena.
Mi sento stupido e impotente perché queste sono cose che succedono solo agli altri, in ogni caso non a quelli smaliziati come me. Poi anche perché, per avere questa macchina, mi sono buttato a capofitto sull’offerta migliore, senza troppa cautela. E adesso certamente il poliziotto mi dirà qualche frase fatta che significa «te lo sei meritato» o anche «bravo pirla». Se vuole infierire aggiungerà un democratico «lei non sa quante ne vediamo di cose così» mostrando la pila di denunce sorelle della mia. Mi spiegherà che faranno il possibile ma che difficilmente ecc. ecc.
Dunque se “difficilmente” e “te lo meriti” devono essere le parole chiave di questa sventura, io le uso così.
Chiedo aiuto a voi, per recuperare difficilmente e meritandomeli i soldi che mi occorrono per (ri)comprarmi la macchina.
Difficilmente, perché non è che la gente i soldi te li regala, ma sopratutto perché ammettere così in pubblico una tale cazzata a me costa parecchio; meritandomeli perché offro servizi fotografici in cambio di soldi.
Posso farti un ritratto, oppure elaborare delle foto al posto tuo, o recuperarti da una scheda i file che per errore hai cancellato, o ancora “coprire” il battesimo di tuo figlio o la festa di compleanno.
Offerta libera. Con dignità.
Secondo me ce la possiamo fare, e sarebbe una bella vittoria della fiducia che onestamente ho un po’ perso. Mi aiutereste non tanto a comprare la Canon 5D mark III quanto a sentirmi meno pirla.
Se poi invece la polizia mi recupera il maltolto, invito tutti a cena.
Grazie.
Marco
Qui sotto trovi un pulsante Paypal con il quale puoi inviarmi in tutta sicurezza la cifra che vorrai, anche un euro.
E se hai bisogno di altre informazioni (o vuoi l’IBAN o intestarmi dei beni immobili), mi puoi scrivere a pochestorie (at) outlook.it
Se ti può consolare, non credo, è successa la stessa cosa anche a un famosissimo come Lorenzo Cicconi Massi. Sempre con macchina fotografica. Secondo me sanno che la passione per la fotografia acceca. Io qualche foto ai miei tati te la farei fare volentieri, sono soggetti intetessanti e le tue foto mi fanno impazzire. Ma sono negata a organizzare, specialmente in questo periodo. Ma vendi anche foto? Anche questa è un’opzione che terrei volentieri in considerazione. In bocca al lupo! Bea
Grazie, Bea! Vendo anche foto, ma a te le regalo!
Ehi ma così parti malissimo! Se guardi in faccia l’aquirente troverai sempre un buon motivo per non fargli pagare una tua foto. Questa l’hai vista nascere, quell’altro è un vero amico. Ma tu hai fatto una grossa cazzata ricordi? E soprattutto oramai sei su quei livelli che esigono riconoscimenti monetari. La chiamano arte.
Ora scelgo e provvedo. Ma dove scelgo? Hai un archivio on line?
Giusto! Lezione ricevuta. Puoi vedere le mie foto qui (ma sono poche) o su flickr, dove ne hai di più.
certo che una cazzata così da te non me la sarei mai aspettata! le volte che ci siam detti: “ma c’è da fidarsi?”
mi vien da urlarti dietro come si fa con i bambini che piangono disperati, dopo aver fatto esattamente quello che sapevano di non dover fare!
La passione frega…