Monthly Archives: novembre 2014

Storytelling fatto a mano. Raccontare chi ci prova

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Metti di essere in metro e per una volta ti alzi per lasciare il posto non a una vecchietta ma a due ragazzi che trasportano:

- zainetto ipertrofico e pesante
- tavolino Decathlon da campeggio
- carrellino da mercato modello massaia di Voghera
- paletta e scopino.

Se non lo fai per gentilezza, lo fai per curiosità. E se sei curioso delle persone come lo sono io, inizi a parlare e scopri una bellissima storia di passione, riscatto e creatività che racconto in questa pagina insieme con le foto che sono andato a fare nel Laboratorio volante di scultura di Marika e Giacomo.

Nasce così la prima “puntata” di un nuova sezione di pochestorie.it nella quale vorrei raccogliere e raccontare storie di persone che ci provano, che si sporcano le mani, che si appassionano del loro lavoro. Nella mia lista per ora c’è un ingenioso ragazzo con una minuscola bottega di riparazione di elettrodomestici e un fiorista cieco che sceglie i fiori dal profumo.

Nell’attesa, ecco qualche foto di backstage del servizio sugli Scultori di strada.

6Y4B3471L’irresistibile attrazione di una persona che lavora! E dire che alle spalle degli umarells che vedete sulla destra c’è addirittura un cantiere con ruspa. Arte 1 – Edilizia 0

6Y4B3494Scultura raffigurante L’uomo che fissava i cantieri.

6Y4B3332Il milanese va di fretta, si sa. Ma poi c’è sempre qualcuno/a che si ferma…

6Y4B3532E poi si smonta, si pulisce, e via, a casa.

La gallery fotografica è qui.

Se volete passare a trovarli, li trovate ogni giorno all’angolo tra piazza Duomo e via Ugo Foscolo, ossia qui.

10 persone che non vorresti incontrare alle terme di Milano (e che invece fatalmente troverai)

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Belle, le Terme di Milano. Bellissime. Scenografiche, lussuose, attrezzate. Hanno l’unico difetto di essere a Milano. Che poi non è Milano in sé, sono più i milanesi. Che ci si vada il lunedì mattina presto o il sabato in orario di aperi-terme, il rischio di incontrare una o più delle 10 persone che non vorresti mai incontrare non è un rischio, è una certezza.

Quali? Ma, ovvio, queste:

1. Il gruppo di amiche che festeggia l’addio al nubilato

Irrequiete come uno sciame di api, si spostano in gruppo e colonizzano in pochi secondi interi spazi: saune, vasche idromassaggio o sedie sdraio. Il brusìo che sentite in sottofondo è il loro inarrestabile vociare, punteggiato da risate adamantine e wow a grappolo. Se vi trovate circondati, potete solo intraprendere una onorevole ritirata o cercare di farvi offrire da bere.


2. Il neofita

Entra in sauna, si siede e si guarda intorno. Si accorge di essere l’unico con l’accappatoio addosso e pure l’unico senza asciugamano. Si alza, esce per deporre il primo e prendere il secondo. Rientra. Si siede. Si accorge ora di essere l’unico con le ciabatte di gomma ai piedi che stanno iniziando a fondere tipo mozzarella sulla pizza. Si alza, esce, le lancia davanti alla porta. Rientra. Si siede. Nel frattempo, con tutti questi andirivieni, la temperatura della sauna è già scesa di almeno venti gradi. Si guarda intorno, chiede: “A cosa serve quella clessidra?”, si alza e la gira mentre è a metà. Si risiede. Si guarda intorno e dice: “Figa che caldo!”. Si alza. Esce.
Ovunque andiate, lo ritroverete nella prossima stanza.


3. L’uomo con i bermuda da surf

Spesso in coppia con il precedente, indossa pantaloncini da mare al ginocchio, a motivi floreali e di colori sgargianti. Quando esce da una vasca, il livello dell’acqua scende di dieci centimetri e il pavimento si allaga. In sauna, ricorda tanto la ricetta del merluzzo al vapore nella versione di Antonella Clerici.


4. L’esperto

Forse peggio del neofita. Ha un diploma di aufguss-master preso in Austria. Conosce ogni anfratto e ogni beneficio delle terme. Le frequenta con cadenza bisettimanale. Non lesina consigli richiesti o meno. Pontifica sulla materia.
Lui non smetterà. Dovete allontanarvi voi.


5. Ah, non è Gardaland?

Non ha capito. Forse si è sbagliato a leggere il volantino, oppure ha fatto confusione su groupon. Si aggira per i locali con aria eccitata e allegra, ride, si mette in fila appena vede della gente in coda (spesso, se donna, davanti ai bagni). Appena uscito da una attrazione vasca si mette immediatamente alla ricerca della successiva.
Solitamente stramazza dopo una mezz’ora, sfinito dall’alternanza caldo-freddo.
6. La coppia in piena tempesta ormonale

Colpa del buio, delle bollicine, dell’inevitabile promiscuità del luogo e dell’amore, probabilmente in quest’ordine. La coppia in tempesta ormonale è posseduta dal desiderio e non riesce a frenare la necessità fisica di effusioni. Similmente a chi si scaccola al volante, ritiene che la trasparenza dell’acqua, al pari di quella del vetro, renda in realtà invisibile chi si trova all’interno. Si concede così danze rituali di accoppiamento nella vasca idromassaggio, se non in taluni casi veri e propri accoppiamenti rituali senza danza.
La vera coppia in tempesta ormonale si riconosce facilmente ex post perché il maschio esce dalla vasca un dieci minuti dopo la femmina. Quando le acque si sono – per così dire – calmate.


7. Il maniaco

Perfetto complemento del punto precedente, solca i locali con sguardo affilato e passa ai raggi X ogni esemplare appetibile. Animato da una sete di ricerca difficilmente estinguibile, passa di vasca in vasca, di bagno turco in sauna, con lodevole tenacia. Appena ritiene di essere in presenza di un caso meritevole di studio approfondito, prende posto accanto o di fronte al soggetto e si pone in stato di contemplazione. Ma poiché non si può frenare il progresso, sarà presto attratto da una nuova conquista.
Aspettare è infatti il modo più semplice per levarselo di torno.


8. La ragazza che si è dimenticata di togliere il trucco

Il primo pensiero è ad Halloween. A una serata a tema zombie. Poi l’aria inconsapevole della ragazza, che contrasta con i suoi occhi cerchiati di nero slavato e con la lacrima mortifera color carbone che scivola lungo la guancia, offrono un importante indizio.
“Dimenticato di togliere il trucco? Non hai visto il latte detergente nello spogliatoio?”.
L’unico dubbio è se farglielo notare o godersi le occhiate di chi la incrocia.


9. L’ipoteso

La variante termale della sala d’aspetto del medico. Appena seduto in sauna, inizia a condividere con tutti i suoi problemi di pressione, l’anamnesi clinica, i sintomi più evidenti, senza trascurare precedenti casi di svenimenti in luoghi pubblici affollati. Quando vede serpeggiare una certa inquietudine nei presenti, fissa il pulsante rosso dell’emergenza e chiede: “A cosa serve quello?”, con aria di pericolo imminente.
Varianti possibili: soggetto con pressione alta; gonfiore ai piedi; flatulenza da sauna; labirintite.


10. Gli amici dell’aperi-sauna

Ahimè, la specie più diffusa. Frequentano le terme più per il buffet gratuito (in realtà lautamente pagato con il biglietto d’ingresso) che per le acque, che anzi disdegnano in favore del prosecco. Stazionano a branchi di fronte al rinfresco con la caparbietà delle zie ai matrimoni.
Sono molesti ma sono innocui. Mentre loro mangiano i grissini, lasciano libere le saune e le piscine per voi.